Studiose e studiosi di traduzione e di interpretazione spesso frequentano conferenze diverse o sessioni diverse della stessa conferenza. Mancano generalmente momenti di contatto e di confronto tra specialisti delle due discipline che pure avrebbero molto da dirsi su aspetti quali la ricerca, la didattica e la pratica professionale.
L’osservazione della realtà professionale rivela un quadro variegato in cui Traduzione e Interpretazione costituiscono non di rado due pratiche di trasferimento interlinguistico svolte dalla stessa persona in una stessa situazione comunicativa o in situazioni diverse all’interno dello stesso percorso di rapporti e contatti, talvolta indissolubilmente unite ad altre competenze e ad altri saperi, spesso assimilate l’una all’altra nell’immaginario dei non addetti ai lavori.
Traduzione e Interpretazione si declinano dunque anche in relazioni di sovrapposizione, ibridazione, contiguità, e si concretizzano di volta in volta in pratiche professionali, strategie e procedimenti traduttivi.
Nel cogliere l’attualità dello svolgersi di Traduzione e Interpretazione, superando – come già fatto ad esempio con il concetto di Translationswissenschaft – la tradizionale separazione o contrapposizione che le caratterizza, il convegno triestino si propone in particolare di sollecitare spazi comuni di riflessione a partire dal tema, dall’oggetto, dall’argomento o ancora dall’ambito in cui Traduzione e Interpretazione si esplicano in servizio reso alla società.
Traduzione e Interpretazione vengono pertanto articolate nel binomio T&I che invita esperti delle due discipline a dialogare o a proporre interventi che costituiscano di per sé un confronto tra queste due pratiche diverse ma strettamente correlate, su temi quali:
T&I e diritto
T&I ed economia
T&I e politica
T&I e medicina
T&I e sport
T&I e turismo
T&I e scienza / tecnologia
T&I e arte, cultura e spettacolo
…
In particolare, i lavori del convegno intendono avviare una riflessione che, in relazione ai temi sopra citati, approfondisca questioni che comprendono ma non si limitano a campi quali: conoscenze e competenze caratterizzanti, qualità, aspetti linguistici, cognitivi ed etici, combinazioni linguistiche e direzionalità, approcci teorici, metodologie di ricerca, pratica professionale e relativi vincoli, status e prestigio delle figure professionali, uso delle tecnologie informatiche, formazione…
Il tempo assegnato a ciascun relatore sarà di 20 minuti.
L’osservazione della realtà professionale rivela un quadro variegato in cui Traduzione e Interpretazione costituiscono non di rado due pratiche di trasferimento interlinguistico svolte dalla stessa persona in una stessa situazione comunicativa o in situazioni diverse all’interno dello stesso percorso di rapporti e contatti, talvolta indissolubilmente unite ad altre competenze e ad altri saperi, spesso assimilate l’una all’altra nell’immaginario dei non addetti ai lavori.
Traduzione e Interpretazione si declinano dunque anche in relazioni di sovrapposizione, ibridazione, contiguità, e si concretizzano di volta in volta in pratiche professionali, strategie e procedimenti traduttivi.
Nel cogliere l’attualità dello svolgersi di Traduzione e Interpretazione, superando – come già fatto ad esempio con il concetto di Translationswissenschaft – la tradizionale separazione o contrapposizione che le caratterizza, il convegno triestino si propone in particolare di sollecitare spazi comuni di riflessione a partire dal tema, dall’oggetto, dall’argomento o ancora dall’ambito in cui Traduzione e Interpretazione si esplicano in servizio reso alla società.
Traduzione e Interpretazione vengono pertanto articolate nel binomio T&I che invita esperti delle due discipline a dialogare o a proporre interventi che costituiscano di per sé un confronto tra queste due pratiche diverse ma strettamente correlate, su temi quali:
T&I e diritto
T&I ed economia
T&I e politica
T&I e medicina
T&I e sport
T&I e turismo
T&I e scienza / tecnologia
T&I e arte, cultura e spettacolo
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In particolare, i lavori del convegno intendono avviare una riflessione che, in relazione ai temi sopra citati, approfondisca questioni che comprendono ma non si limitano a campi quali: conoscenze e competenze caratterizzanti, qualità, aspetti linguistici, cognitivi ed etici, combinazioni linguistiche e direzionalità, approcci teorici, metodologie di ricerca, pratica professionale e relativi vincoli, status e prestigio delle figure professionali, uso delle tecnologie informatiche, formazione…
Il tempo assegnato a ciascun relatore sarà di 20 minuti.